Giolitti e le infinite polemiche tra estimatori e detrattori

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Un libro tira l'altro

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Giolitti è stato uno dei leader più influenti del nostro paese, un autentico riformatore e un democratico convinto. Ma come era avvenuto con tutte le più grandi personalità politiche della storia, anche con Giolitti si era creata una divisione netta tra i suoi estimatori e i suoi detrattori - commenta Massimo Salvadori nel suo libro "Giolitti. Un leader controverso"(Donzelli, 224 p., € 30,00). C'era chi lo chiamava il ‘ministro della buona vita', apprezzando la profonda modernizzazione economica e sociale da lui operata nel nostro paese, e chi lo definiva ‘ministro della mala vita', accusandolo di essere uno statalista e nemico del mezzogiorno. RECENSIONI "Non lascerò memorie. L'enigma di Lautréamont" di Ruperto Long (Castelvecchi, 272 p., € 18,50) "I canti di Maldoror" di Isidor Lautréamont Ducasse (Garzanti, 516 p., € 15,00) "I canti di Maldoror" di Isidor Lautréamont Ducasse (Feltrinelli, 190 p., € 9,00) "Racconti d'artista della scapigliatura" a cura di Giuliano Cenati (Unicopli, 194 p., € 18,00) "La ballata della città eterna" di Luca Di Fulvio (Rizzoli, 640 p., € 20.00) "Ingénue. A Parigi con Retif e Marat" di Alexandre Dumas (Robin edizioni, 450 p., € 26,00) "Saint Just. La vertigine della rivoluzione" di Stenio Solinas (Neri Pozza, 176 p., € 18,00) IL CONFETTINO "Robin Hood" di Alexandre Dumas (Gribaudo, 320 p., € 8,90)