Memos di gio 24/06/21

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Uno sfregio alla rivoluzione di Franco Basaglia, l’inventore dei centri pubblici di salute mentale, lo psichiatra che guardava negli occhi il paziente prima ancora della malattia; il medico che ha privilegiato le terapie fatte di relazioni e rifiutato le costrizioni e le violenze. Lo sfregio arriva da alcune decisioni della giunta del Friuli Venezia Giulia, guidata dalla destra, che mettono in discussione il modello Basaglia e le sue strutture. Memos ne ha parlato con Fabiana Martini, giornalista e consigliera comunale d’opposizione a Trieste, del Pd; e con Giovanni Carrosio, sociologo dell’ambiente, docente all’università di Trieste. Le parole di qualche giorno fa di Alberta Basaglia, figlia del grande psichiatra morto nel 1980, suonano come un appello alla mobilitazione: “stanno uccidendo l’eredità di mio padre. Quando saranno distrutti gli ultimi baluardi che dimostrano l’efficacia della riforma Basaglia, sarà più facile rinnegare la sua rivoluzione culturale”.