Memos di ven 18/06/21

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Lina Khan, 32 anni, giurista laureata a Yale, docente alla Columbia Law School, è stata nominata dal presidente Usa Biden a capo dell’antitrust americana (FTC). E’ apertamente schierata contro i monopoli di Big Tech. La nomina di Khan potrà avere conseguenze a livello mondiale. Le concentrazioni di potere di società come Facebook, Amazon, Apple, Google, Netflix, Microsoft colpiscono la concorrenza e possono essere un danno anche per la democrazia. Nel 2017, in un paper sul Yale Law Journal (https://www.yalelawjournal.org/note/amazons-antitrust-paradox) Khan ha denunciato la legislazione antitrust americana, ritenuta insufficiente di fronte alle minacce di monopoli come Amazon. “L'attuale quadro dell'antitrust - scriveva Lina Khan - non è in grado di catturare l'architettura del potere di mercato nell'economia moderna. Non possiamo conoscere i potenziali danni alla concorrenza posti dal dominio di Amazon, se misuriamo la concorrenza principalmente attraverso il prezzo e la produzione. In particolare, l'attuale dottrina sottovaluta il rischio di prezzi predatori e l'integrazione tra diverse linee di business che possono rivelarsi anti-concorrenziali”. Memos ha parlato di Lina Khan e delle conseguenze che può avere la sua nomina ai vertici dell’antitrust Usa, con la giornalista e saggista Roberta Carlini e l’economista Andrea Roventini, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.