11 Settembre-11 Dicembre: se il mercato ci cambia più della paura - di Gigi Donelli

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Reportage

News & Politics


Venti anni dopo l'11 settembre 2001 - una memoria fortissima anche per me, che venti anni fa ho avuto il privilegio di essere l'inviato di Radio24 a New York per raccontare gli eventi dei quei giorni. Una memoria epocale si dice spesso e a ragione: ma c'è una questione che va comunque posta con lucidità a venti anni di distanza. Fu proprio quella giornata - era un martedì - a imporre una svolta al nostro modo di vivere? In parte forse sì, ma c'è anche chi ritiene invece che non fu l'11 settembre, bensì l'11 dicembre di quel 2001, il giorno in cui il mondo occidentale di cui facciamo parte iniziò a porre le condizioni perché oggi si arrivasse a quella il prof. Manlio Graziano, il nostro ospite, definisce in un suo saggio (la "Geopolitica della paura - Come l'ansia sociale orienta le scelte politiche - Bocconi Editore). Una riflessione che dagli Stati Uniti si apre al mondo e alla Cina, riferendosi al giorno (11 dicembre 2001) in cui Pechino viene accolta dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). La Cina, proprio quel paese che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, mentre pochi giorni fa spiegava agli americani e al mondo le ragioni del ritiro definitivo e totale dall'Afghanistan, ha indicato come la nuova "priorità" della sua politica estera, per Washington la nuova minaccia.In collaborazione con Euranet Plus.