Italia 1945: la difficile ripartenza di un paese ferito dalle distruzioni e dal clima di odio

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Un libro tira l'altro

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L'Italia del dopoguerra, oltre a dover fare fronte alle distruzioni materiali, deve affrontare anche la forte componente di odio che continua a covare. A Milano la volante rossa partigiana sparava nel mucchio con motivazioni ideologiche piuttosto vaghe, mentre nel triangolo rosso dell'Emilia Romagna, con la scusa della vendetta politica, venivano coltivate esecuzioni di ogni matrice - spiega Alfio Caruso, autore del libro "Così ricostruimmo l'Italia. 1945-1959" (Neri Pozza, 336 p., € 18,00). C'era però anche una grande voglia di dimenticare il passato e ripartire da zero. In quegli anni era più facile risalire la scala sociale, perché le differenze salariali tra lavoratori e classi dirigenti non erano così elevate come oggi. Inoltre, a differenza di quanto avviene oggi, avevamo la fortuna di poter contare su una classe politica migliore di quelli che la eleggevano, capace anche di sacrificare gli interessi personali in nome di un bene superiore. RECENSIONI "Il dente del gigante" di Adriano Olivetti (Edizioni di Comunità, 92 p., € 9,00) "La strada del mare" di Antonio Pennacchi (Mondadori, 492 p., € 20,00) "Come i grafici mentono" di Alberto Cairo (Raffaello Cortina Editore, 254 p., € 22.00) "Il più grande bestseller di tutti i tempi (con questo titolo)" di Sanne Blauw (Garzanti, 192 p., € 16,00) "Racconti contagiosi" di Siegmund Ginzberg (Feltrinelli, 336 p., € 18,00) "Knock o il trionfo della medicina" di Jules Romains (Liberilibri, 114 p., € 9,00) IL CONFETTINO "Ti conosco, mascherina" di Francesca Rossi (Edizioni Corsare, 40 p., € 14,00)