Puntata 20 - Covid19 2

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Una volta era comune dire prendi carta e penna.. Per i mancini come me e le penne stilografiche appariva come un orrido scenario e già ti vedevi a strofinarti le mani per togliere il nero che sempre più spesso appariva come indelebile. Affidavamo a carta e penna i nostri sogni i nostri desideri. Quasi da subito la letterina a Babbo Natale, discutibile stratagemma genitoriale per tenerti impegnato un paio di ore ben sapendo che nessuno a parte loro l'avrebbe mai letta.. Poi si passava quasi subito alle cartoline dalla vacanze che più di una lettera avevano il dono della sintesi.. Poche parole e ben definite.. Montagne di frasi da scrivere ad amici e parenti vari per testimoniare l'avvenuta vacanza e il fatto che si stesse tutti bene !!! Oltre al considerevole costo dell'operazione non era da sottovalutare il dispendio in termini di saliva che occorreva umettando quei simpatici quadrettini seghettati dotati di una colla sul retro dal sapore nauseabondo..I francobolli che se ricordate quasi mai con uno soltanto raggiungevi l'importo dell'affrancatura e via di saliva... Poi passammo ai nostri diari..sebbene fosse abitudine prettamente femminile io per esempio amavo prendere nota dei miei pensieri e su un taccuino finemente decorato al termine della giornata confidavo i mei segreti.. Normalmente il taccuino medesimo veniva conservato in luogo terribilmente sicuro.. Spesso la cassforte in uso era il cofanetto delle caramelle sperlari che se ricordate bene era dotato di un massiccio lucchetto a prova di scassinatore. Di seguito arrivarono i diari scolastici dove anch'essi custodivano i nostri pensieri le nostre dediche e nostre speranze, spesso si passavano al compagni o alla compagna che ci piaceva sperando che ci scrivesse qualcosa di carino.. Per poi rileggerlo all'infinito, fino a quas far scomparire l'inchiostro. Quale miglior seguito se non le lettere d'amore a volte veri poemi degni di fine dicitore d'altri tempi.. Insomma il prendi carta e penna ha sempre avuto molta importabnza per la nostra generazione di analogici. Adesso mandiamo le mail o ci scriviamo sui social. Ma questa  è un altra storia.