Terra in vista, l'Africa spiegata a mio figlio del giorno 25/08/2019: Facciamo una start up?

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Terra in vista, l'Africa spiegata a mio figlio

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Oggi a "Terra in Vista, l'Africa spiegata a mio figlio" parliamo di innovazione tecnologica e come sempre lo facciamo con i reportage di Cristina Carpinelli dalla Tanzania e Valentina Furlanetto dalla Sierra Leone. Valentina Furlanetto ci parla dei due volti della Sierra Leone: un paese in cui convivono le fogne a cielo aperto e l'utilizzo dello smartphone per pagare la spesa al supermercato o le bollette. Un paese povero e arretratissimo dal punto di vista infrastrutturale, sanitario, industriale. Messo in ginocchio due volte negli ultimi 30 anni: prima dalla guerra civile durata dal 1991 al 2002 poi, dall'ebola. L'Indice di sviluppo umano colloca la Sierra Leone, con i suoi circa sei milioni di abitanti, al 180° posto su 188. Paradossalmente, In questa situazione desolante, paradossalmente c'è molto spazio per fare innovazione. Situazione simile in Tanzania, come ci dimostra Cristina Carpinelli, che ci parla di una Nazione fatta di villaggi raggiungibili solo dopo 4 o 5 ore di strade sterrate in cui ad accoglierti arrivano donne vestite con abiti tradizionali, i bambini legati sulla schiena e in mano uno smart Phone con cui riescono a fare quasi tutto: dell'iscrizione a scuola dei figli al pagamento delle bollette. È una delle tante contraddizioni dell'Africa e della Tanzania.Alla puntata partecipa anche lo Startupper Andrea Censoni, che ci racconta l'iniziativa "Start Up Africa Road Trip" giunta alla terza edizione, Andrea Atzori, responsabile delle relazioni internazionali del Cuamm, che ci parla di "innovazione frugale" e Andrea Crisanti, Professore di parassitologia e microbiologia molecolare all'Imperial College di Londra che sta studiando un metodo rivoluzionario per bloccare la diffusione della malaria.  Spazio anche al cantante Niccolò Fabi, che ci racconta la "sua" Africa e dei suoi viaggi nel continente nero con il Cuamm.